Micce di guerra civile?

Palestina: Israele ed Egitto si schierano a favore di Fatah

La scorsa settimana il Governo Israeliano ha approvato l’invio di un carico di armamenti leggeri verso Gaza

La scorsa settimana il Governo Israeliano ha approvato l’invio di un carico di armamenti leggeri verso Gaza a favore delle forze di sicurezza controllate dal Presidente dell’Autorità Palestinese Abbas e fedeli al partito di opposizione Fatah.

L’invio di un carico di armi leggere, nel dettaglio 2000 fucili automatici d’assalto AK-47, 20.000 caricatori e circa due milioni di proiettili, destinato con molta probabilità a sostenere a Gaza le forze di sicurezza fedeli al Presidente Abbas rappresenta da parte dell’Egitto e di Israele una netta e forte presa di posizione nel conflitto che da mesi dilania la Palestina. Il Cairo e Gerusalemme, dunque, profilano l’estendersi del conflitto tra Fatah e Hamas e decidono di prendere la parte del partito laico e di opposizione in vista un possibile ribaltamento del contesto politico. L’Autorità Palestinese, infatti, a causa della vittoria alle legittime elezioni politiche dello scorso gennaio da parte di Hamas ha subito il blocco degli aiuti e dei finanziamenti internazionali che ha innescato un’aspra lotta interna.

L’appoggio logistico e militare di Egitto ed Israele ad Al-Fatah, l’unico possibile in un contesto di congelamento delle risorse finanziarie, provocherà in Palestina due tendenze contrapposte. Lo squilibrio tra le forze in campo determinerà con molta probabilità un inasprimento dei contrasti ed una profonda frattura sociale tra chi desidera tornare ad un vecchio sistema di spartizione delle risorse e delle funzioni e chi ha creduto in un rinnovamento della vita politica e sociale. La seconda tendenza condurrà ad una ricerca più intensa di risorse per sostenere lo scontro interno da parte di Hamas, isolato dall’Occidente e recettivo alle richieste dei ricchi paesi del Golfo. Ogni risorsa disponibile oggi verrà destinata alla preparazione di un nuovo scontro politico interno poiché è ricominciata la lotta per il controllo della società palestinese.

Desk Medio Oriente

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